Non importa che si abbiano i capelli castani, biondi oppure rossi, capelli lunghi, medi oppure corti, lisci o ricci. La capigliatura rappresenta un tratto distintivo di ciascuno di noi, perché è tra le prime caratteristiche che colpiscono chi ci incontra. La bellezza e la salute della chioma sono fondamentali per l’autostima.
Donne e uomini si affidano infatti ai consigli del parrucchiere, acquistando prodotti per mantenere luminosità e forza nel fusto, preoccupandosi se i capelli sembrano fragili o si notano segnali di caduta e calvizie precoce.
Cosa sono i capelli e a cosa servono
Negli esseri umani, se le temperature si abbassano la chioma trattiene il calore emesso dal cuoio capelluto, mentre quando fa caldo e il sole è forte, i capelli, soprattutto scuri e crespi, isolano la pelle prevenendo colpi di calore. La capigliatura, inoltre, protegge la testa da traumi e ferite. Infine, come i peli, i capelli captano stimoli tattici anche molto lievi, perché i follicoli piliferi sono circondati da una rete di fibre nervose sensibili.
Oggi i capelli svolgono un ruolo soprattutto estetico. La capigliatura incornicia piacevolmente il viso femminile o maschile, mascherando eventuali difetti nei lineamenti e valorizzando i punti di forza. Tempo e impegno sono dedicati ai trattamenti per la salute e la bellezza dei capelli, per combattere diradamento, problemi di caduta e di calvizie precoce, capelli bianchi e doppie punte. Avere capelli sani e forti, però, non indica solo che si è giovani, ma anche che si è in buona salute. Una chioma spenta, con capelli secchi e fragili, soggetti a caduta, può indicare infatti un problema del cuoio capelluto (per esempio una dermatite), ma anche malattie o carenze alimentari.
Struttura e ciclo vitale dei capelli
Un cuoio capelluto in piena salute conta tra i 150.000 e i 250.000 capelli, soggetti a un meccanismo di ricambio continuo con una perdita di 30-100 elementi al giorno. Il numero dei capelli varia in base alle caratteristiche ereditarie e alla genetica di una persona. Se il bulbo pilifero è sano e non sussistono problemi nell’attività follicolare, ogni capello caduto viene prontamente sostituito da un altro, garantendo una buona densità dei capelli.
Osservato al microscopio, il capello appare sottile (pur con differenze di spessore tra un individuo e l’altro), ma con una struttura complessa. La parte esterna, che fuoriesce dal cuoio capelluto, viene chiamata fusto, stelo, o, secondo la terminologia degli acconciatori, lunghezza.
Il fusto è formato da tre strati:
- la parte più interna è il midollo, formato da cellule tondeggianti, disposte l’una sopra l’altra a formare una colonna, separate da minuscole bolle d’aria
- il secondo strato, intermedio, si chiama corteccia ed è composto da melanociti, cellule che contengono la melanina. Questo è il pigmento che stabilisce il colore dei capelli, che possono quindi essere mori, castano scuro o chiaro, biondo a seconda della tipologia della melanina stessa. I capelli castani o neri contengono eumelanina, mentre la feomelanina, più chiara, definisce il colore dei capelli biondi o rossi. I capelli bianchi sono privi di pigmenti. La corteccia è costituita da altre sostanze, tra cui la cheratina. Nella corteccia si trovano anche acidi grassi, cere, fosfolipidi e minerali
- lo strato più esterno si chiama cuticola o involucro ed è un insieme di cellule trasparenti tutte uguali, che proteggono il midollo e la corteccia. Quando il fusto è in salute, le scaglie sono compatte e il capello naturale è lucido, luminoso e caratterizzato da grande elasticità.
Al di sotto della superficie del cuoio capelluto si trova la radice, alla base della quale c’è il bulbo, un ingrossamento rotondeggiante contenuto nella cavità del follicolo pilifero. Nel bulbo è presente la papilla dermica, ricca di vasi sanguigni che apportano al bulbo stesso l’ossigeno e le sostanze necessarie per la crescita di ogni capello.
Avere i capelli ricci oppure lisci dipende dalla forma del follicolo pilifero e dai tipi di legami che uniscono le scaglie di cheratina della corteccia.
Accanto al bulbo sono presenti le ghiandole sebacee produttrici del sebo, una sostanza oleosa che si riversa nel follicolo pilifero attraverso il dotto escretore, lubrificando la base del capello, avvolgendo il fusto e appiattendo le scaglie di cheratina. Una chioma giovane ha un aspetto luminoso perché le scaglie sono ben aderenti al fusto e riflettono la luce naturale. Shampoo troppo frequenti, trattamenti chimici per ottenere capelli biondi o capelli ricci e spazzolature intense eliminano il sebo, sfibrano il fusto e aggrediscono la cheratina. I capelli sottoposti a questi stress appaiono secchi, opachi e perdono elasticità.
Il ciclo di vita dei capelli si divide in tre fasi: anagen, catagen e telogen.
La fase anagen corrisponde alla crescita del capello: il follicolo pilifero lavora intensamente e le cellule del bulbo, nutrite dai vasi sanguigni, si moltiplicano e raggiungono la superficie del cuoio capelluto, trasformando il nucleo in cheratina e costituendo il fusto.
Nella seconda fase, detta catagen, il capello ha raggiunto la fine del suo processo di crescita. Le cellule smettono di moltiplicarsi e il bulbo entra in una fase di riposo di due-tre settimane, per poi risalire leggermente verso la superficie della cute.
La terza e ultima fase è detta telogen: il capello cade, il bulbo riposa per tre mesi circa per poi, se è sano, cominciare a produrre cellule che formeranno un capello nuovo.
Quali sono le problematiche più diffuse
I trattamenti aggressivi danneggiano la parte esterna del capello, ossia il fusto e la corteccia, compromettendo bellezza ed elasticità. Malattie del bulbo e abitudini alimentari scorrette possono invece compromettere la salute della chioma attaccando i capelli a livello del follicolo pilifero.
L’alopecia androgenetica è la più diffusa patologia dei capelli. Colpisce soprattutto gli uomini, ma ne soffre anche il sesso femminile. È dovuta all’azione degli ormoni androgeni sui follicoli piliferi. In particolare, il testosterone viene attaccato dall’enzima 5-alfa reduttasi, si trasforma in diidrotestosterone nelle ghiandole sebacee ed esercita un’azione dannosa diretta sul bulbo pilifero. In caso di alopecia androgenetica si notano infatti capelli fini e sempre più fragili, con tendenza alla caduta. La perdita si concentra nella zona frontale e superiore della testa.
Un altro disturbo diffuso della capigliatura, che riguarda anche la barba, è l’alopecia areata o area celsi, un problema autoimmune. L’organismo sferra una reazione immunitaria anomala diretta contro i follicoli piliferi. I capelli divengono sottili e fragili, quindi ha inizio la caduta a chiazze, con formazione di aree glabre sul cuoio capelluto.
Spesso associato all’alopecia androgenetica è il telogen effluvium, conseguenza di uno stress fisico o psicologico, di una cura farmacologica o di un regime alimentare povero di sali minerali, proteine e vitamine.
La caduta dei capelli può essere legata anche a malattie della pelle, come la psoriasi, che provoca la formazione di zone di cute arrossate, aride e pruriginose. Ne sono spesso soggette le persone con pelle chiara. La psoriasi, talvolta confusa con un problema di forfora particolarmente insistente, può causare perdita dei capelli con il distacco della pelle secca per lo sfregamento meccanico conseguenza del prurito. Come descritto, le problematiche legate alla salute dei capelli si presentano con differenti manifestazioni, legate a differenti cause, è pertanto importante fare riferimento al dermatologo per classificarle e trattarle efficacemente, evitando il “fai da te”.
Cosa fare per la salute dei capelli
È importante nutrirsi bene per mantenere la salute della capigliatura. Lo spessore del fusto si riduce e si notano problemi di caduta se nella dieta mancano vitamine (presenti in frutta, verdura, oli vegetali), sali minerali e aminoacidi (contenuti in uova, latticini, cereali, carni). Per assicurarne il giusto apporto, nel caso non venga garantito con la dieta o in periodi in cui aumenta il fabbisogno di queste sostanze, può essere utile assumere integratori alimentari che contengono micronutrienti specifici (come lo zinco, le vitamine del gruppo B, e amminoacidi essenziali) in grado di aiutare a mantenere o a recuperare elasticità, salute e bellezza della chioma.
Per la salute dei capelli è importante anche che l’igiene del cuoio capelluto sia eseguita con trattamenti che rispettino fusto, cuticola e radici dei capelli senza eliminare lo strato protettivo di sebo. Vanno scelti prodotti di qualità, non troppo schiumogeni e aggressivi.
Se si desidera cambiare il colore naturale della chioma oppure coprire i capelli bianchi, occorrono tinture a base di pigmenti delicati, ai quali far seguire impacchi e maschere nutrienti per mantenere l’elasticità. In caso di perdita dei capelli improvvisa, diminuzione del numero dei capelli con segnali di malesseri della pelle o dell’organismo, è opportuno rivolgersi a un dermatologo, che potrà effettuare una visita e suggerire eventuali esami per individuare le cause della caduta.
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