Caduta capelli

D’autunno è piuttosto frequente che molte persone lamentino una perdita di capelli più intensa rispetto al normale. Spesso ci si accorge che nella spazzola, nel pettine o nelle mani restano molti capelli, troppi.

In questi casi siamo di fronte quasi certamente a una caduta dei capelli stagionale, un evento abbastanza comune e sulle cui cause non vi è ancora certezza. Di sicuro c’è che si tratta di un fenomeno fisiologico che ha la tendenza a presentarsi in autunno e, talvolta, in primavera, e che non è per forza il segnale di patologie del cuoio capelluto. Inoltre, nella quasi totalità dei casi, a questa caduta abbondante non corrisponde un diradamento visibile della chioma.
Sono soprattutto le donne a lamentare questo tipo di caduta, tuttavia ne soffrono anche gli uomini che, però, avendo generalmente i capelli più corti, spesso non si accorgono di lasciare più capelli rispetto al solito sul pettine o sul cuscino.
Normalmente la perdita dei capelli si ferma da sola e il problema non si pone più almeno fino alla successiva stagione autunnale. È importante, però, tenere d’occhio alcuni indicatori per escludere che la caduta stagionale non mascheri altri tipi di problemi, che richiedono, invece, una visita specialistica da un dermatologo esperto in tricologia.

Perché i capelli cadono in autunno?

La caduta stagionale può avere cause diverse, che possono dipendere dalla fase di crescita dei capelli, ossia dal loro ciclo di vita. I follicoli piliferi producono i capelli e li accrescono nella fase anagen, attraversano poi un breve periodo di rallentamento dell’attività (fase catagen) fino alla fase di riposo (telogen), durante la quale il capello non cresce più e rimane ancorato nel bulbo pilifero per un periodo di circa 100 giorni prima di cadere e far ripartire così il ciclo con la nascita di un nuovo capello.
In condizioni di salute il ciclo dei follicoli non è sincronizzato, e quindi i capelli non si trovano tutti contemporaneamente nella stessa fase. Se così fosse, subiremmo periodicamente la caduta di tutti i capelli. Mediamente, i follicoli in fase telogen sono il 13-15% circa di tutta la capigliatura e cadono al ritmo di 40-70 capelli al giorno. Quando la quantità di follicoli in telogen aumenta, si verifica un aumento del numero dei capelli che cadono entro i 100 giorni successivi.
Secondo alcuni studi, la massima percentuale di capelli in fase telogen è presente in luglio, mentre durante l’inverno la percentuale è minima. Considerando la durata della fase telogen, ecco perché nella stagione autunnale si nota una caduta superiore alla media. Un picco più contenuto si verifica anche in primavera.
Un’ipotesi per spiegare questo fenomeno individua nell’intensa esposizione alla luce del sole, in particolare ai raggi UV, la responsabilità di innescare prematuramente il distacco del fusto del capello dal follicolo, e quindi la caduta. Da un punto di vista evolutivo, invece, questo potrebbe accadere per garantire la massima copertura del cuoio capelluto quando le temperature sono molto basse o molto alte, “sacrificando” la protezione data dai capelli nei momenti del cambio di stagione.
Si ipotizza inoltre che esistano anche altri fattori che possono favorire la caduta come, per esempio, una drastica perdita di peso alle soglie dell’estate, la classica corsa per arrivare in forma alla prova costume. Carenze alimentari o una dieta eccessivamente restrittiva possono infatti causare una prematura messa a riposo dei follicoli, per indirizzare le risorse energetiche e nutrizionali verso gli organi vitali.

Come distinguere la caduta stagionale da altre problematiche

La caduta dei capelli stagionale non provoca zone glabre, cioè completamente prive di capelli, né un diradamento dei capelli percepibile a occhio nudo. Inoltre, non dà disturbi di altro genere, come dolore o prurito al cuoio capelluto.
Se invece si presentano queste condizioni, o la perdita dei capelli si protrae più a lungo di qualche settimana, la caduta potrebbe dipendere da un altro tipo di problema. In questo caso è meglio rivolgersi a un dermatologo per ottenere una diagnosi e iniziare una terapia adeguata, se necessaria.
Oltre alle perdite importanti di peso e alle carenze nutrizionali, come il deficit di ferro, una caduta diffusa e importante di capelli potrebbe avere altre cause, come per esempio un evento febbrile, un grave trauma, un intervento chirurgico, un’importante emorragia, un forte stress emotivo, il parto o l’assunzione di alcuni farmaci specifici (per esempio antimicotici e chemioterapici).
Durante la stagione autunnale, poi, si osserva di frequente un aumento dei casi di forfora e dermatite seborroica, che si associano spesso anche a prurito alla testa e untuosità dei capelli. Forfora e dermatite sono condizioni che implicano un’infiammazione del cuoio capelluto e quindi anche un aumento dei capelli che cadono.

Caduta dei capelli in autunno: rimedi e prevenzione

Non c’è molto che si possa fare per contrastare o prevenire la caduta stagionale in autunno o per stimolare la ricrescita dei capelli. Si possono però seguire alcuni semplici consigli per rinforzare e prendersi cura dei capelli e mantenerli più forti e più sani, in modo che si spezzino meno facilmente.
Durante l’estate è importante proteggere la testa dall’intensa irradiazione, indossando cappelli e applicando prodotti solari specifici per i capelli. Questi ultimi, infatti, proteggono la struttura capillare dai danni causati dall’aggressione dei raggi UV, dal sale, dal cloro e dall’azione disidratante del vento.
Curare l’alimentazione, seguendo una dieta varia ed equilibrata, ricca di proteine, vitamine, sali minerali e acidi grassi (e quindi basata su verdura, frutta, carni magre, uova, cereali integrali, pesce e semi), non può che giovare al benessere dell’intero organismo e favorire la produzione di cheratina, proteina fondamentale per la struttura dei capelli.
Per assicurare ai bulbi piliferi il nutrimento di cui hanno bisogno e per favorire il ricambio dei capelli caduti si possono assumere integratori alimentari per capelli e unghie, che contengono generalmente sostanze importanti per la struttura dei capelli.
È credenza popolare che lo zenzero e l’aglio, strofinati sul cuoio capelluto, siano rimedi vegetali naturali contro la caduta dei capelli stagionale, ma in realtà non ci sono prove scientifiche della loro efficacia e, al contrario, se applicati sulla pelle, potrebbero causare irritazioni e arrossamenti. Meglio quindi evitare il fai-da-te.

Caduta dei capelli in autunno: durata e alcuni consigli utili

Il periodo durante il quale si può verificare la caduta dei capelli stagionale può variare da alcune settimane a un paio di mesi. In questo periodo può essere importante curare in modo particolare i capelli, in modo che alla caduta non si associno anche problemi di fragilità e altri inestetismi.
In autunno i capelli sono spesso sfibrati, secchi, fragili e con doppie punte.  Meglio dedicare, quindi, più attenzione alla routine di detersione e trattamento, in modo da mantenere una capigliatura sana: scegliere prodotti non aggressivi per il lavaggio, massaggiare delicatamente lo shampoo sul cuoio capelluto in modo da favorire la microcircolazione, risciacquare accuratamente, utilizzare sempre il balsamo e applicare una o due volte la settimana una maschera idratante e nutriente.
Se l’aumento della caduta dei capelli autunnale è associato alla forfora e al prurito è buona cosa utilizzare uno shampoo specifico.
Per l’asciugatura e l’acconciatura bisogna evitare i passaggi che più mettono a rischio l’integrità dei capelli e quindi anche la loro bellezza. Phon, piastra e arricciacapelli andrebbero quindi utilizzati il meno possibile e tenendo le temperature al minimo, perché il calore danneggia il fusto. La soluzione migliore è tamponare i capelli bagnati con un asciugamano e lasciarli asciugare all’aria.
È bene anche ridurre l’utilizzo di prodotti per lo styling a tenuta forte (gel, lacche, schiume) o evitare di utilizzare pettini o spazzole dopo averli applicati, in quanto si rischia di spezzare i capelli. Attenzione poi a fermagli ed elastici e alle acconciature che procurano un’eccessiva tensione dei capelli, come code strette, treccine, chignon, extension, poiché possono provocare la rottura del capello.

Fonti

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