“Zampe di gallina” intorno agli occhi: perché compaiono e come prevenirle
Cosa sono le zampe di gallina?
Le “zampe di gallina” si presentano come segni sottili, che partono dagli angoli esterni degli occhi e si diramano verso le tempie con una forma a raggio. Fino ai dieci anni queste pieghe sono evidenti solo quando i muscoli facciali si muovono, mentre non si vedono quando il volto è rilassato: compaiono, per esempio, quando si sorride e gli occhi si socchiudono naturalmente, ma anche con tutte le altre espressioni facciali (risate, stress, dolore e tristezza).
Questi segni naturali vengono definiti rughe dinamiche e si distinguono dalle rughe statiche, visibili anche quando il viso è a riposo, ma ancora più evidenti con la contrazione muscolare. Con l’avanzare dell’età le rughe dinamiche, però, restano impresse sulla pelle, trasformandosi in rughe statiche, e diventano solchi via via più profondi.
In particolare, il muscolo responsabile della formazione delle zampe di gallina è il muscolo orbicolare dell’occhio, che circonda l’occhio ed è responsabile del suo movimento di apertura e chiusura: infatti, quando questo viene attivato, si stringe intorno all’occhio tirando la pelle in avanti. Tale muscolo viene attivato anche quando si sbattono le palpebre, si strizzano gli occhi, ci si acciglia, si ride o si sorride. A causa, quindi, del costante utilizzo di questo muscolo e della graduale perdita d’elasticità della pelle in questa zona del viso, le rughe in questa zona possono formarsi abbastanza precocemente.
Ovviamente l’invecchiamento colpisce ogni persona in modo diverso, ma è stato dimostrato che le zampe di gallina tendono a presentarsi precocemente sugli uomini piuttosto che sulle donne, dando origine a solchi più profondi. Le cause sono diverse e sono di natura strutturale/anatomica e comportamentale.
Cause delle zampe di gallina
Le rughe a “zampe di gallina” sono causate da una combinazione di fattori organici e ambientali. Innanzitutto, riveste un ruolo importante la mimica facciale insieme all’invecchiamento cutaneo.
Il contorno occhi, infatti, è una zona particolarmente delicata, con caratteristiche diverse da quelle del resto del viso. La pelle in questa area è più sottile, meno ricca di fibre elastiche e collagene e, a causa della scarsità di ghiandole sebacee, anche più secca ed esposta alla disidratazione. Come se non bastasse, questo piccolo lembo di pelle è sollecitato da circa diecimila movimenti al giorno, tra battiti di ciglia e segni di espressione facciale, ottenuti grazie alle contrazioni continue di più di 20 muscoli mimici. Questi movimenti continui, che si ripetono ogni volta che si sorride, si corruga la fronte o si spalancano gli occhi, provocano linee sottili e rughe lungo le linee di piegatura della pelle.
Invecchiando, la pelle diventa fisiologicamente meno elastica e perde idratazione. Nelle donne, poi, a differenza degli uomini, subentra anche uno squilibrio ormonale determinato dalla menopausa. Gli estrogeni, infatti, condizionano la qualità e la struttura della pelle, stimolano il turn over cellulare e la produzione di collagene, elastina e altre fibre fondamentali per l’idratazione e l’elasticità cutanee. Quando la pelle invecchia, quindi, perde la sua flessibilità e non è più in grado di tornare al suo posto perfettamente distesa. Questi segni, quindi, diventano caratteristiche permanenti. In genere, questo accade a partire dai 30 anni, ma a seconda di altri fattori (quali la routine quotidiana di cura della pelle e la genetica) potrebbero cominciare a notarsi dai 40 anni circa. Una comparsa precoce può essere influenzata dalla predisposizione genetica, dal tipo di pelle (la pelle secca e sottile si segna prima, per esempio), dall’espressività del viso e da diversi fattori esterni che possono accelerare il naturale processo di invecchiamento.
Tra i principali fattori esterni che giocano un ruolo nella formazione delle “zampe di gallina” il più importante è l’esposizione cronica ai raggi solari. Grandi quantità di radiazioni ultraviolette di tipo A e di tipo B, tra i molti effetti che hanno sulla pelle, sono anche la causa principale delle rughe precoci: sono in grado, infatti, di distruggere le fibre di collagene ed elastina che sostengono l’architettura cutanea, disidratando gli strati superficiali e profondi della pelle, aumentando lo stress ossidativo e diminuendo le difese antiossidanti endogene. Per questo motivo è fondamentale indossare una protezione solare con SPF pari almeno a 30, per proteggere la pelle dai danni provocati dai raggi UV. L’invecchiamento cutaneo indotto dal sole si somma a quello dovuto al passare degli anni e uno degli effetti è una marcatura precoce dei segni di espressione, come capita spesso al viso di chi lavora all’aperto.
Anche il fumo può essere una ragione per cui le “zampe di gallina” diventano presto molto evidenti. Il fumo può, infatti, accelerare il processo di invecchiamento fisiologico della pelle, contribuendo alla formazione di rughe e ad altri cambiamenti nell’aspetto del viso. Non per nulla si parla, in dermatologia, di smoker face, ovvero “faccia da fumatore”. Oltre a segnare le rughe intorno agli occhi, il fumo è responsabile delle rughe profonde tra le sopracciglia, di borse e occhiaie, colorito spento e rughe intorno alle labbra. La nicotina, infatti, ha un effetto vasocostrittore: restringendo i vasi sanguigni riduce l’apporto di ossigeno e di sostanze nutritive alle cellule della pelle. Inoltre, i residui della combustione e il calore danneggiano le fibre elastiche, disidratano la cute e indeboliscono la capacità della pelle di rigenerarsi.
Gli studi degli ultimi decenni, inoltre, hanno dimostrato un’associazione significativa tra l’invecchiamento della pelle e l’inquinamento atmosferico. Specialmente il particolato (PM, ovvero particulate matter), le cosiddette polveri sottili presenti nell’aria sotto forma di smog che affliggono molte aree urbane ad alto traffico e industrializzazione, sarebbe direttamente coinvolto nell’invecchiamento precoce di viso, avambracci e mani, cioè le parti che restano più facilmente esposte all’aria nell’arco di tutte le stagioni.
Da qualche anno a questa parte, poi, si parla anche di digital aging, l’invecchiamento digitale, causato dalle emissioni di luce blu dei dispositivi elettronici con schermo a led, come tablet, computer e smartphone, davanti ai quali molti passano la maggior parte delle ore della giornata, per lavoro o per svago. Gli studi sono ancora all’inizio e non vi è ancora un consenso condiviso, ma certamente è stato dimostrato che la luce blu causa un aumento dello stress ossidativo cutaneo, fattore chiave dell’invecchiamento.
Ulteriori fattori che possono portare alla comparsa delle rughe sono le espressioni facciali ripetute: i movimenti e le espressioni del viso che si fanno, per esempio strizzando gli occhi, sorridendo o aggrottando la fronte, portano alla formazione di piccoli solchi sulla superficie della pelle. Con l’avanzare del tempo, ovviamente, la pelle perde la propria elasticità e questi solchi diventano vere e proprie caratteristiche del viso.
Trattamenti e rimedi contro le “zampe di gallina” intorno agli occhi
Con il passare del tempo le zampe di gallina potrebbero diventare eccessivamente profonde e causare disagio. In questi casi, molte persone decidono di rivolgersi a un dermatologo o a un medico estetico per ridurre l’aspetto di tale “inestetismo”. Tra le principali opzioni di trattamento ci sono:
- i peeling chimici, che consistono nell’applicazione di una sostanza chimica sulla pelle volta a eliminare gli strati superficiali e favorire la rigenerazione;
- le iniezioni di botox, ovvero una procedura durante il quale il medico inietta una piccola quantità di tossina botulinica in grado di bloccare le contrazioni muscolari sul viso (come quelle tipiche dell’atto di strizzare gli occhi), aiutando a prevenire la formazione di rughe;
- le creme a uso topico, che generalmente contengono vitamina A e i suoi derivati (come il retinolo) e sono utilizzate per contrastare i segni dell’invecchiamento cutaneo in quanto stimolano la produzione di collagene, riducendo la comparsa delle rughe;
- i filler dermici, che contengono solitamente acido ialuronico, sono utilizzati per favorire l’idratazione cutanea e ridurre la comparsa di pieghe e rughe sulla pelle;
- il laser resurfacing, ovvero un trattamento laser che rimuove gli strati superficiali della pelle, favorendo la produzione di collagene.
Questi trattamenti devono, chiaramente, essere seguiti sotto consiglio di uno specialista, in quanto potrebbero portare alcuni effetti collaterali, quali irritazione cutanea, prurito, desquamazione, arrossamento, dolore e gonfiore.
Per attenuare questo inestetismo si può anche fare ricorso ad alcuni prodotti cosmetici, purché siano specificamente formulati per il contorno occhi. Una crema viso, infatti, potrebbe non essere tollerata dalla pelle delicata e sensibile di questa zona cutanea e potrebbe causare arrossamenti e irritazioni, pizzicore, screpolature e gonfiori. Generalmente i prodotti specifici non contengono profumi e hanno idonee concentrazioni di principi attivi.
Fino ai 30 anni è necessario in primo luogo idratare la pelle. Un buon prodotto contorno occhi idratante, infatti, trattiene l’acqua nei tessuti, rendendo la pelle liscia e ben distesa. Una o più volte la settimana si possono utilizzare maschere idratanti o decongestionanti, che distendono la pelle e attenuano i gonfiori. Dopo i 30 anni circa, è bene utilizzare prodotti antirughe con ingredienti che riducono la degradazione del collagene, antiossidanti come vitamine, polifenoli e flavonoidi, e con regolatori cellulari come retinoli, peptidi e fattori di crescita (GF), che aumentano la produzione di collagene. In generale, è consigliato introdurre nella propria routine di skincare l’applicazione di una crema idratante per gli occhi quotidianamente, soprattutto prima di andare a dormire e prima di truccarsi.
Come prevenire le rughe a “zampe di gallina”?
Le “zampe di gallina” fanno parte del fisiologico invecchiamento cutaneo del viso e sono inevitabili, a meno di non fare ricorso alla chirurgia o a ripetuti trattamenti di medicina estetica.
È possibile, però, intervenire sui fattori che ne influenzano la formazione, rallentandone la comparsa e limitandone la profondità, usando alcuni semplici accorgimenti per rendere lo sguardo più fresco e giovane. Di seguito sono riportati i principali consigli per la prevenzione di questi segni dell’età.
- Limitare l’esposizione al sole e usare la fotoprotezione: quando ci si espone al sole, anche per brevi periodi di tempo, è importante applicare sempre sul viso e intorno agli occhi una crema solare con fattore protettivo medio-alto (almeno con SPF 30). All’aperto è bene anche indossare il cappello e gli occhiali da sole con lenti polarizzate, strumenti di protezione efficaci dai raggi del sole. Senza lenti scure sugli occhi, inoltre, si favorisce la continua contrazione involontaria dei muscoli facciali, che strizzano l’occhio per proteggerlo dalla luce eccessivamente intensa.
- Curare l’alimentazione: molti studi sono concordi nell’affermare che è possibile ritardare a livello sistemico l’invecchiamento cutaneo e migliorare le condizioni della pelle con un’alimentazione ricca di antiossidanti o con il ricorso ad appositi integratori che contengono micronutrienti importanti per il benessere della pelle. In particolare, seguire una dieta ricca di frutta, verdura e cereali integrali favorisce il benessere dell’intero organismo e può ridurre i segni dell’invecchiamento.
- Prendersi cura della pelle quotidianamente: se la barriera cutanea è sana e funzionante protegge meglio dalla disidratazione e dalle aggressioni esterne. Quindi è bene scegliere accuratamente prodotti idratanti, per la detersione, il démaquillage e il trattamento della zona perioculare da abbinare a creme con un effetto antirughe, avendo sempre cura di scegliere quelli più indicati per la propria tipologia di pelle.
- Smettere di fumare: indipendentemente dai danni che il fumo può causare alla pelle, vale sempre la pena di interrompere l’abitudine al fumo, responsabile di parecchie patologie, anche molto gravi. I danni alla pelle causati dal fumo non sono reversibili, ma rinunciando a esso ed evitando il fumo passivo si possono prevenire ulteriori effetti negativi sulla cute e sul resto dell’organismo.
- Gestire lo stress: tra le espressioni facciali che possono favorire l’insorgenza delle zampe di gallina non vi sono solo i sorrisi, ma anche la rabbia, l’ansia e la tristezza. Gestire correttamente lo stress e il proprio benessere emotivo può contribuire ad avere espressioni facciali più rilassate e, di conseguenza, evitare la comparsa di pieghe cutanee.
- Utilizzare prodotti topici antiage: le creme e i sieri anti-età contengono principalmente due ingredienti, ovvero gli antiossidanti e i regolatori cellulari. I primi (come le vitamine, i polifenoli e i flavonoidi) riducono il processo di degradazione del collagene, mentre i secondi (retinoli, peptidi e fattori di crescita) agiscono direttamente sul metabolismo del collagene e ne influenzano la produzione all’interno del derma.
- Bere molta acqua: mantenere l’organismo idratato è fondamentale per prevenire i segni dell’invecchiamento e mantenere la pelle in salute; a tal proposito, ogni giorno si dovrebbero bere almeno sei bicchieri d’acqua.
- Limitare il consumo d’alcol: l’alcol, infatti, così come la caffeina, è un forte diuretico che può disidratare la pelle e danneggiarla. Per questo motivo, è meglio evitare il consumo eccessivo di alcol, limitandosi a bere un bicchiere di vino rosso, che è più ricco di antiossidanti rispetto ad altre bevande alcoliche.
- Dormire a sufficienza: seguire un’adeguata routine di sonno (tra le sei e le otto ore ogni notte), aumenta la produzione dell’ormone della crescita (GH), che aiuta a riparare la pelle danneggiata e a mantenerla elastica nel tempo. Il sonno profondo, inoltre, riduce la produzione di cortisolo, ovvero l’ormone dello stress che, tra gli altri effetti, è responsabile della perdita di collagene nella pelle.
Quando è opportuno consultare un medico
Le zampe di gallina sono un inestetismo del viso legato al tempo, quindi non richiederebbero il consulto medico. Nonostante ciò, molte persone potrebbero essere negativamente influenzate dalla loro comparsa e questo potrebbe portare a una perdita di autostima. In questi casi, è fondamentale rivolgersi al proprio medico curante o a uno specialista in dermatologia o medicina estetica per individuare il trattamento più opportuno e ripristinare il proprio benessere generale.
Il medico osserverà la pelle del paziente, valutandone la condizione e cercando di risalire ai possibili fattori scatenanti. Dopo essersi informato sulla storia medica del paziente e sulle reali esigenze di quest’ultimo, lo specialista fornirà tutte le indicazioni in merito alle opzioni di trattamento disponibili, indicando i risultati che si potranno raggiungere, gli eventuali effetti collaterali e i tempi di recupero, così che il paziente possa valutare se intraprendere o meno la terapia.
In sintesi
Le zampe di gallina sono delle pieghe che si formano sul viso, in particolare nel contorno occhi. Si tratta di un naturale segno dell’invecchiamento cutaneo, che tende a presentarsi in maniera evidente a partire dai 30 anni. Le cause principali della loro comparsa sono legate alla perdita di elasticità della pelle in quella particolare zona del viso; questo, insieme al ripetersi delle varie espressioni facciali, provoca la formazione di piccoli solchi nella cute, che vengono proprio definite “zampe di gallina”. Oltre all’avanzare dell’età, vi sono ulteriori fattori che possono determinarne la comparsa precoce: l’esposizione della pelle al sole senza un’adeguata protezione solare, il fumo e l’inquinamento atmosferico sono tra questi. Per cercare di prevenire la formazione di questi inestetismi è consigliato mantenere la pelle idratata, utilizzando prodotti appositamente formulati, dormire a sufficienza, seguire uno stile di vita sano e una corretta alimentazione ricca di proteine e alimenti antiossidanti e gestire in maniera adeguata lo stress. È importante notare che, una volta comparsi, questi segni non possono sparire dalla pelle; nonostante ciò, esistono dei trattamenti che possono renderli meno evidenti, come i peeling chimici, i trattamenti laser e le iniezioni di botox. Per questi rimedi è sempre fondamentale rivolgersi a degli esperti, così da individuare l’opzione più adeguata alle proprie esigenze e tenere sotto controllo gli eventuali effetti collaterali.
FAQ
Quando compaiono le zampe di gallina?
Le zampe di gallina risultano solitamente più evidenti intorno ai 30 anni, ma a seconda della genetica e della propria beauty routine di cura della pelle potrebbero non presentarsi fino ai 40 anni.
Le zampe di gallina sono pericolose?
No, le zampe di gallina non hanno alcun effetto negativo sul corpo, in quanto sono un inestetismo della pelle legato all’invecchiamento. Possono, però, essere fonte di disagio in chi le ha, ma va sempre ricordato che si tratta di naturali segni dell’invecchiamento e che quasi tutti prima o poi le avranno.
L’esposizione solare provoca la comparsa delle zampe di gallina?
Le radiazioni ultraviolette provenienti dalla luce solare e da altre fonti accelerano il processo di invecchiamento cutaneo, in quanto abbattono l’elastina e il collagene naturalmente presente sulla pelle. Così facendo, la cute perde forza ed elasticità, diventando più incline alla formazione di pieghe e rughe.
Fonti
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- Medical News Today, Treating, covering, and preventing crow's feet - Accesso in data aprile 2024
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