Punti neri: cause, trattamenti e prevenzione | LievitoSohn

Punti neri: cosa sono, come si formano e come eliminarli

 
 

Punti neri:
cosa sono, come si formano e come eliminarli

I punti neri sono una condizione della pelle molto comune che riguarda soprattutto gli adolescenti, anche se possono presentarsi a qualsiasi età. Le parti del corpo più colpite sono il viso, il collo, il petto e la schiena. Le cause possono essere molteplici e tra queste rientrano l’eccesso di sebo sulla pelle e l’irritazione dei follicoli piliferi.

Cosa sono i punti neri?

I punti neri sono tra le imperfezioni della pelle più comuni, per l’uomo come per la donna; colpiscono più tipicamente gli adolescenti e i giovani adulti in preda ai cambiamenti ormonali, ma possono interessare persone di tutte le età.

I punti neri sono chiamati anche comedoni aperti e si formano quando i detriti superficiali vengono spinti verso l’alto, si raccolgono nei pori e, ossidandosi, cambiano colore formando punti scuri sulla pelle che possono essere erroneamente scambiati con sporcizia.

Esistono anche altri tipi di comedoni:

  • i punti bianchi, conosciuti anche come comedoni chiusi, che si formano quando un follicolo pilifero è completamente bloccato da sebo in eccesso, e materiale cellulare creato dall’esfoliazione dell’epidermide. Questi appaiono come piccole protuberanze bianche o color carne sulla superficie della pelle e sono più comuni su viso, collo e schiena;
  • macrocomedoni, ovvero comedoni chiusi con un diametro maggiore di 2-3 millimetri;
  • comedoni giganti, che sono in realtà un tipo di cisti, che presentano però un’apertura simile a un punto nero;
  • comedoni solari, che, come dice il nome stesso, sono di solito il risultato di danni causati dal sole e generalmente si osservano negli adulti più anziani, soprattutto sulle guance.

 

Potenzialmente, i punti neri possono comparire ovunque. Tuttavia, sono osservati più frequentemente sulla pelle del viso (in particolare su fronte, naso, mento, guance e contorno delle labbra) e della schiena, sul collo e sul petto. Le ghiandole sebacee, però, sono presenti in tutto il corpo, quindi anche se è meno comune, i punti neri possono presentarsi sul sedere, sulle orecchie, sulle ascelle e sulle cosce.

A prescindere dal loro aspetto antiestetico (sono, infatti, considerati un vero e proprio inestetismo), questi non influiscono in alcun modo sulla salute fisica, ma possono avere un impatto psicologico negativo sugli individui che ne soffrono.

In ogni caso, è molto importante trattare nel modo corretto i comedoni perché, a lungo andare, in essi si possono insediare e accumulare batteri (come il Propionibacterium acnes) che possono causare infezioni e infiammazioni.

Perché si formano i punti neri?

I comedoni si formano quando l’eccesso di sebo e le cellule morte della pelle bloccano le ghiandole sebacee, ovvero gli organi della pelle responsabili della produzione e della secrezione di sebo.

Il sebo, con il complesso sistema dei lipidi cutanei, è una sostanza oleosa costituita da molecole lipidiche (come colesterolo, squalene, acidi grassi), molto importante per il benessere della pelle, in quanto crea un sottile strato idro-lipidico superficiale. Questo lubrificante naturale:

  • protegge la pelle dai composti chimici e dalle infezioni fungine o batteriche;
  • mantiene un livello normale di idratazione;
  • previene scambi di calore eccessivi con l’ambiente esterno;
  • protegge la pelle dalla frizione meccanica sulla pelle;
  • contribuisce all’odore del corpo.

 

Tuttavia, se prodotto in quantità eccessiva, il sebo non viene efficacemente smaltito e si accumula a livello dei pori; i pori ostruiti sono così bloccati, e si gonfiano verso l’esterno, dando origine proprio ai punti neri.

In generale, il comedone si forma quando un follicolo pilifero, a cui sono collegate le ghiandole sebacee, si infiamma. Quest’infiammazione può essere legata a diversi fattori:

  • aumento della produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee;
  • formazione anomala di cheratina (proteina che contribuisce alla formazione e al mantenimento di pelle, capelli e unghie);
  • aumento degli ormoni (in particolare gli androgeni);
  • maggior presenza di batteri sulla pelle.

 

Ulteriori fattori che possono contribuire allo sviluppo dei punti neri sono:

  • irritazione della pelle (soprattutto nei casi di pelle sensibile) a causa del contatto con prodotti di cosmesi particolarmente grassi, quali oli, coloranti, trucco, profumi e prodotti simili, che ostruiscono i pori e impediscono ai follicoli di espellere il sebo;
  • produzione eccessiva di testosterone (ormone maschile prodotto soprattutto dalle cellule dei testicoli), che può a sua volta determinare un aumento della produzione di sebo;
  • la sollecitazione eccessiva della pelle, dovuta per esempio alla compressione dei brufoli, a un peeling chimico o a prodotti esfolianti;
  • scarsa cura e pulizia della pelle;
  • pulizia del viso scorretta;
  • dieta ad alto contenuto di alimenti grassi.

 

Esistono poi dei fattori di rischio, come:

  • il tipo di pelle, che non è uguale per tutti gli individui, e che in alcuni casi rappresenta una predisposizione all’insorgenza di punti neri nel viso;
  • il fumo di sigaretta, che altera il delicato equilibrio della cute.

 

Per alcune persone, inoltre, fattori legati a un’errata alimentazione (come il consumo eccessivo di latte o zucchero) o a periodi di stress psicofisico possono aumentare il rischio di insorgenza di punti neri.

Come rimuovere e trattare i punti neri

Per combattere i punti neri si può fare ricorso a diversi approcci e rimedi.

In ogni caso, però, è bene ricordare che per rimuovere i punti neri è decisamente sconsigliato il ricorso all’estrazione meccanica fai da te, ottenuta sia schiacciandoli con le mani, sia utilizzando strumenti appositi (come i cerotti per punti neri). Infatti, queste pratiche anti-imperfezioni fai da te rimuovono solo la parte più superficiale dei punti neri, senza agire in profondità né tantomeno sulle cause scatenanti e possono, paradossalmente, portare a una proliferazione delle impurità e alla comparsa di nuovi punti neri, oltre ad esporre la pelle al rischio di cicatrici indesiderate.

Partendo, quindi, dal presupposto che va evitata la rimozione fai da te, si possono esplorare i principali rimedi utili per trattare adeguatamente questa condizione. Questi comprendono:

  • trattamenti dermo-estetici;
  • trattamenti farmacologici;
  • trattamenti non farmacologici;
  • rimedi naturali.

 

Trattamenti dermo-estetici

Il più diffuso, tra i trattamenti dermo-estetici per l’eliminazione dei punti neri, è il peeling chimico, una procedura di medicina estetica che agisce su tre livelli della cute (superficiale, intermedio e profondo), eliminando le cellule morte e permettendo un rinnovamento del tessuto. Questa tecnica è spesso impiegata anche per il trattamento dell’acne, delle cicatrici e per contrastare il processo di invecchiamento della pelle.

Tra i trattamenti dermo-estetici, però, rientra anche la rimozione manuale dei punti neri a opera dei professionisti: questa pratica consiste nell’aspirazione, tramite appositi strumenti, della sostanza oleosa contenuta all’interno dei follicoli piliferi. Affinché quest’operazione sia possibile, però, la pelle deve precedentemente essere esposta al vapore per qualche minuto, in modo che i pori risultino sufficientemente dilatati.

Trattamenti farmacologici

Nel caso in cui le tecniche di cui sopra non si rivelino sufficienti, potrebbe essere necessario optare per l’assunzione di prodotti farmacologici utili a trattare tale condizione: è fondamentale ricordare, però, che prima di procedere con l’assunzione di qualsiasi medicinale bisogna sottoporsi a una visita dermatologica, in quanto solo uno specialista sarà in grado di valutare l’effettiva necessità di ricorrere a questo tipo di rimedio.

Esistono diversi trattamenti farmacologici che possono essere utilizzati nella cura dei punti neri in quanto aiutano a ridurre l’eccesso di sebo e a promuovere il ricambio delle cellule della pelle, riducendo così l’accumulo di detriti cellulari nelle prossimità dei pori. La maggior parte di questi farmaci sono a uso topico e vanno applicati nella zona cutanea interessata; è, però, importante sottolineare che questi prodotti non agiscono nel giro di una notte, ma devono essere applicati almeno una volta al giorno per un periodo non inferiore alle 7-8 settimane.

Tra i principali prodotti che possono essere utili per il trattamento dei punti neri, ci sono:

  • acido salicilico: disponibile sottoforma di detergente o lozione, aiuta a rimuovere lo strato superiore della pelle danneggiata, eliminando le cellule morte;
  • acido azelaico: elimina i microrganismi sulla pelle, riducendo il gonfiore, ed è presente in vari cereali (orzo, grano e segale);
  • perossido di benzoile: disponibile nel formato gel o detergente senza risciacquo, colpisce i batteri che si trovano sulla superficie della pelle e solitamente contribuiscono alla comparsa dell’acne.

 

Inoltre, nel caso in cui questi prodotti da banco non risultino sufficienti, il dermatologo può prescrivere antibiotici orali (che riducono i batteri causa dei punti neri) o ulteriori farmaci topici chiamati retinoidi; questi sono a base del principio attivo acido retinoico (vitamina A), e svolgono una doppia funzione (preventiva e curativa): da una parte evitano la formazione di tappi cheratinici e, dall’altra, favoriscono l’espulsione del materiale contenuto all’interno dei punti neri già presenti sulla pelle. Nel caso in cui il medico prescriva questi farmaci, però, è sempre consigliato fare una prova e testare la sensibilità nei loro confronti applicandoli su una parte del corpo come il gomito o una porzione della gamba, in quanto possono essere irritanti per la pelle.

Raramente, il medico può raccomandare un trattamento più aggressivo per eliminare i punti neri e per evitare una loro ricomparsa. Questi trattamenti includono:

  • microdermoabrasione: la pelle viene “levigata” da un esperto con uno strumento apposito, al fine di rimuovere gli strati superiori ed eliminare i punti neri;
  • peeling chimici;
  • trattamenti di medicina estetica con l’utilizzo di laser.

 

Trattamenti non farmacologici

Esistono ulteriori trattamenti non farmacologici che possono essere utili per eliminare i punti neri. Tra questi rientra l’utilizzo di prodotti fitoterapici, ovvero a base di sostanze vegetali con proprietà utili per trattare la condizione; esempi sono gli alcaloidi, i fenoli, gli oli essenziali, le resine, i polifenoli e i glicosidi.

Sebbene questi prodotti non richiedano una prescrizione medica, è sempre preferibile richiedere un consulto al proprio dermatologo prima di intraprendere qualsiasi trattamento.

Rimedi naturali

Tra i rimedi naturali (come l’olio dell’albero del tè, l’aloe vera, il carbone, il miele e l’aglio, con cui si possono ottenere scrub fai da te efficaci) sembra che possano aiutare a contrastare la presenza di punti neri, ottenendo così una pelle morbida e sana. Lo stesso discorso vale per i trattamenti purificanti a base di vapore, in grado di dilatare i pori favorendo l’eliminazione del sebo in eccesso.

Tra i principali rimedi naturali da preparare a casa, che possono contribuire all’eliminazione dei punti neri ci sono:

  • olio dell’albero del tè: è in grado di prevenire o arrestare la proliferazione dei batteri. Per utilizzarlo è consigliato applicarne una piccola quantità su un batuffolo di cotone e strofinarlo sulla zona interessata;
  • scrub allo zucchero o al sale: gli scrub esfoliano la superficie della pelle eliminando le cellule morte. Affinché sia efficace, è necessario bagnare il viso prima dell’applicazione, poi massaggiare le zone interessate con piccoli movimenti circolare per circa 30 secondi e risciacquare con abbondante acqua al termine dell’operazione;
  • tè verde: le foglie di questo tè bagnate possono aiutare a ridurre la produzione delle sostanze oleose sulla pelle. Per utilizzarle come rimedio ai punti neri bisogna miscelare le foglie secche con acqua e utilizzare il composto per massaggiare la pelle con piccoli movimenti circolari per circa 30 secondi. Una volta completato il massaggio, è importante risciacquare il viso con l’acqua.

 

Anche l’argilla può essere un’utile alleata di bellezza, grazie alle sue proprietà antisettiche e alla sua azione esfoliante e purificante: applicata periodicamente sotto forma di una maschera che copre il volto, dalle sopracciglia al mento (lasciando scoperti contorno degli occhi e bocca), aiuta a purificare la pelle, facilitando la rimozione dei punti neri.

Come prevenire la comparsa dei punti neri

Le principali strategie di prevenzione dei punti neri comprendono corrette abitudini di cura della pelle, l’uso di creme, mousse o gel medicati e, a volte, il cambiamento della dieta.

Per evitare la loro comparsa è innanzitutto importante prestare particolare attenzione alla routine quotidiana di pulizia del viso, adottando alcune semplici, ma al contempo efficaci, accortezze:

  • lavare il viso due volte al giorno con un sapone, siero o gel detergente delicato e acqua tiepida, pulendo la pelle con delicatezza, senza sfregarla troppo, in modo da evitare che si irriti;
  • una volta terminata la fase di detersione, asciugare con cura la pelle e completare il trattamento quotidiano applicando sulla superficie cutanea del viso una crema idratante non grassa;
  • utilizzare prodotti “non comedogenici” di qualità (ovvero con ingredienti specificamente progettati allo scopo di ridurre la probabilità d’insorgenza di imperfezioni);
  • struccarsi quotidianamente alla fine della giornata, avendo cura di rimuovere ogni residuo di trucco;
  • tenere le mani lontane dal viso.

 

È molto utile, poi, utilizzare trattamenti cosmetici, prodotti di make-up e una protezione solare adatti al proprio tipo di pelle, in grado di assicurare un livello equilibrato di idratazione e produzione di sebo a livello cutaneo. In particolare:

  • per la pelle grassa e impura, a tendenza acneica, caratterizzata da pori dilatati e spesso arrossata bisognerebbe utilizzare prodotti in grado di idratare gli strati più superficiali dell’epidermide, favorendo al contempo la chiusura dei follicoli;
  • per la pelle secca, tendente alla disidratazione, usare prodotti a base di sostanze gelificanti, come la glicerina, e cosmetici emollienti, in grado di prevenire la disidratazione dagli strati più superficiali;
  • per la pelle mista (il tipo di pelle più difficile da trattare, perché presenta zone grasse e zone secche) è utile affidarsi ai consigli di un dermatologo, che solitamente indirizza verso prodotti cosmetici idratanti e sebonormalizzanti.

 

Un aiuto importante per ripristinare il benessere naturale dalla pelle può arrivare anche dagli integratori alimentari, che, assunti sotto forma di compresse o di soluzioni idrosolubili, assicurano il giusto apporto di vitamine e oligoelementi importanti per la salute della pelle.

Consigli utili

Molte persone, di fronte alla necessità di eliminare i punti neri sul viso, optano per cerotti, strisce adesive o maschere per la cura della pelle. Questi strumenti tendono a donare immediata gratificazione in chi li utilizza, ma spesso non risolvono il reale problema sottostante. Sono sicuramente utili nel caso in cui si voglia donare un migliore aspetto alla pelle in occasione di un evento importante, ma il risultato sarà solo temporaneo e gli effetti collaterali (irritazione e secchezza, per esempio) potrebbero peggiorare le condizioni della pelle. Per questo motivo, è fondamentale utilizzare con cautela questi rimedi, chiedendo possibilmente sempre un consiglio al proprio dermatologo di fiducia, così che l’esperto possa consigliare prodotti adeguati alla specifica condizione.

Un altro consiglio utile è sicuramente quello di evitare di toccare eccessivamente la pelle del viso: le mani, infatti, sono un veicolo di batteri e sebo che potrebbero depositarsi sulla faccia, aumentando l’infiammazione ed eventuali ulteriori problemi cutanei. Allo stesso modo, va evitato il gesto di “pizzicare” la pelle per eliminare i punti neri, in quanto quest’azione può anche portare alla formazione di cicatrici permanenti.

Infine, sebbene l’esfoliazione sia una parte importante di una corretta skincare, questa va gestita correttamente. La pelle, infatti, dovrebbe essere realmente esfoliata solo un paio di volte a settimana, in quanto un’esfoliazione eccessiva può portare la cute a seccarsi; questa condizione non fa che peggiorare, nel tempo, la possibile comparsa di punti neri, in quanto la pelle secca tende a produrre più sebo, aggravando quindi la condizione.

In sintesi

I punti neri (anche detti “comedoni aperti”) sono fastidiosi inestetismi della pelle, tipici di alcune zone del corpo (viso, collo, petto e schiena), che interessano persone di qualsiasi sesso o età almeno una volta nella vita. La principale causa della loro formazione risiede in un’eccessiva produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee: questa sostanza oleosa in eccesso, insieme alle cellule morte della pelle, si depositano sui follicoli piliferi, ostruendo i pori. Per trattare questa condizione esistono numerosi metodi e trattamenti, che possono richiedere o meno l’intervento di uno specialista in dermatologia; questo, comunque, è sempre consigliato per ottenere un consulto professionale e individuare il miglior trattamento per il singolo caso. Fondamentale è anche la prevenzione: adottare una corretta routine di skincare, utilizzare prodotti specificamente pensati per il proprio tipo di pelle ed evitare di toccare continuamente il viso con le mani può contribuire ad evitare l’insorgenza dei punti neri. Infine, è bene evitare di schiacciare i punti neri per rimuoverli, in quando questa pratica potrebbe avere l’effetto contrario e aggravare la condizione.

FAQ

I punti neri sono contagiosi?
No, i punti neri non sono contagiosi e non è possibile trasmetterli alle altre persone.

I punti neri scompaiono da soli?
Esistono casi in cui i punti neri possono scomparire naturalmente e questa situazione si verifica più comunemente quando il punto nero è vicino alla superficie della cute. Quando, invece, questi inestetismi si trovano più in profondità hanno meno probabilità di scomparire da soli.

Posso spremere i punti neri?
No, i punti neri non devono essere rimossi in questo modo in quanto questa pratica potrebbe creare diversi problemi: si rischia di non rimuovere l’intero punto nero, di introdurre ulteriori batteri e/o sostanze oleose nell’apertura del punto nero e di irritare la zona, provocando cicatrici sulla pelle.

 

Fonti

  • Cunliffe WJ, Holland DB, Jeremy A (2004) Comedone formation: Etiology, clinical presentation, and treatment. Clinics in Dermatology 22(5): 367-374
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  • My Cleveland Clinic, Blackheads – Accesso in data febbraio 2024
  • My Cleveland Clinic, Sebaceous Glands – Accesso in data febbraio 2024
  • Istituto Dermatologico Europeo, Comedoni: punti neri e punti bianchi – Accesso in data febbraio 2024
  • Cleveland Clinic, How to get rid of (and prevent) blackheads: 10 solutions – Accesso in data febbraio 2024
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