Come far crescere i capelli più velocemente: trucchi e consigli utili
Avere capelli lunghi e sani è il sogno di molte donne, che investono nella cura dei capelli tempo e risorse, influenzate anche dalla moda e dalle tendenze del momento. Vediamo più da vicino come sono composti i nostri capelli e quali sono i principali accorgimenti che possiamo seguire per favorirne la naturale crescita.
I follicoli piliferi
Il capello è, strutturalmente, un elemento piuttosto complesso, e vale la pena analizzarne la conformazione per capire come favorirne la crescita. Ogni capello origina a partire da un follicolo pilifero (molto simile a quello dei peli presenti nel resto del corpo), ovvero una struttura tubolare che ha origine nel primo e nel secondo strato della pelle (epidermide e derma). Mediamente, ogni essere umano (donna o uomo) ha circa 5 milioni di follicoli piliferi nel corpo, di cui circa 100.000 si trovano in testa.
Il numero di capelli presenti alla nascita è influenzato da diversi fattori generici e, generalmente, è correlato alla pigmentazione dei capelli stessi: persone con i capelli rossi hanno circa 80.000 follicoli piliferi alla nascita, quelle con i capelli castani/neri 100.000 e, infine, persone con chiome bionde hanno in media 130.000 capelli.
La struttura del follicolo pilifero è composta principalmente da quattro elementi:
- bulbo pilifero: si trova nella parte più profonda del follicolo. Qui si trova la papilla follicolare, composta da cellule e capillari responsabili del nutrimento del pelo;
- ghiandole sebacee: nella parte del follicolo più vicina alla superficie cutanea si trova una ghiandola che produce e secerne il sebo, una sostanza grassa ad azione protettiva: capelli secchi e capelli grassi molte volte sono il risultato, più che di abitudini o comportamenti errati, del numero e del livello di attivazione delle ghiandole sebacee, che sono stimolate dagli androgeni e inibite dagli estrogeni;
- muscolo erettore del pelo: definito anche “piloerettore”, è un piccolo muscolo involontario che attraversa il derma e fa sì che i peli crescano perpendicolarmente alla pelle;
- guaine: la guaina esterna è lo strato che circonda il follicolo pilifero, mentre la guaina interna è lo strato che separa il fusto del pelo dalla guaina esterna.
La struttura e la crescita del capello
Ogni capello è composto dal fusto (o stelo) e dalla radice: il primo è la parte visibile, che sporge dalla pelle, mentre la seconda è quella che si estende negli strati più profondi della cute.
Per analizzarne la struttura, è possibile immaginare di tagliare il capello parallelamente alla cute; si otterrà, così, una sezione in cui, come nel fusto di un albero, è possibile identificare delle sezioni concentriche:
- nella parte più interna, al centro, si trova il midollo, costituito da cellule prive di nucleo;
- a livello intermedio è situata la corteccia, che contiene la maggior parte della massa fibrosa, costituita principalmente da proteine cheratiniche e lipidi strutturali;
- la parte più superficiale è detta cuticola, ed è costituita da uno strato di piccole cellule cornee (le cuticole, appunto), appiattite e organizzate in strati sovrapposti; questo rappresenta il primo livello di protezione del capello nei confronti degli agenti esterni.
È la corteccia, grazie alla presenza al suo interno di composti a base di melanina, a conferire al capello la colorazione. Proprio nella corteccia, infatti, si trovano i due principali tipi di melanina (eumelanina e feomelanina), responsabili della colorazione scura o chiara di pelle, occhi e capelli.
La cuticola, invece, essendo lo strato più esterno è responsabile di donare lucentezza al capello, oltre a mantenere livelli ottimali di umidità al suo interno. Quando è sana, la cuticola è liscia al tatto, ma è chiaro che sostanze chimiche e agenti atmosferici possono danneggiarla e comprometterne la funzione di protezione.
Ciclo di vita del capello
I capelli seguono un vero e proprio ciclo di vita, che si organizza in tre fasi ben definite, dalle tempistiche molto diverse tra loro:
- anagen, ossia la fase di crescita attiva dei capelli, che dura dai 2 agli 8 anni;
- catagen, è una fase di transizione in cui i capelli smettono di crescere, e dura dalle 4 alle 6 settimane;
- telogen, una fase di riposo in cui si assiste alla caduta dei capelli, che dura 2-3 mesi.
In generale, in qualsiasi momento, circa il 90% della quantità totale di capelli di ogni persona si trova nella fase di crescita (anagen); a seconda della zona del corpo in cui il capello compare, però, questa può durare più o meno tempo. Per esempio, mentre la fase di crescita dei capelli può durare diversi anni, arrivando (se non li si dovesse tagliare mai) a superare il metro di lunghezza, quella di ciglia, sopracciglia, peli del naso e peli delle orecchie è particolarmente breve e si attesta intorno ai 100-150 giorni.
Il cuoio capelluto in media presenta circa il 5-10% dei capelli in fase telogen: un adulto sano, generalmente, può perdere dai 70 ai 100 capelli al giorno, ma poiché crescono contemporaneamente nuovi capelli, questi vengono rapidamente sostituiti senza che la perdita risulti evidente. Il tasso di caduta dei capelli può aumentare notevolmente se le radici dei capelli vengono danneggiate durante la fase di crescita o se molti capelli entrano contemporaneamente nella fase di riposo. Con il passare del tempo, infatti, alcuni follicoli smettono gradualmente di produrre capelli, meccanismo che è alla base del diradamento che in molti casi sfocia in una vera e propria calvizie. Quest’ultima può anche essere una condizione permanente, ed è quello che accade per esempio a molti uomini.
I capelli, quindi, crescono continuamente, ma solo nella fase di anagen, durante la quale si allungano di circa 1 cm al mese grazie alla formazione di nuove cellule a partire dal bulbo pilifero, che si combinano con le proteine cheratiniche per formare i fusti che fuoriescono dalla cute del cuoio capelluto. I peli del viso (in particolare ciglia e sopracciglia) e quelli del corpo, invece, crescono a un ritmo più lento.
Anche durante questa fase, tuttavia, sono presenti notevoli differenze inter- e intra-individuali: la velocità di crescita dei capelli è, infatti, influenzata da svariati fattori, tra cui l’età (nei bambini la crescita è più rapida che negli anziani), il tipo di capelli, lo stato di salute generale della persona e l’alimentazione.
Tipi di capelli
Fatta eccezione per alcune parti del corpo (come i palmi delle mani e le piante dei piedi), l’intera superficie del corpo è generalmente ricoperta di peli. Questi, però, si distinguono principalmente in due tipologie: i peli “vellus” e i peli terminali. I primi, corti e sottili, sono quelli tipici del corpo dei bambini, mentre i secondi, lunghi e spessi, sono i capelli, i peli del viso (compresi quelli di ciglia e sopracciglia), i peli pubici, i peli del petto e quelli della pancia. La quantità di peluria che si ha (di ciascun tipo) varia da persona a persona ed è influenzata da fattori come età e sesso: nelle donne, per esempio, circa il 30% del corpo è ricoperto da peli terminali, contro circa il 90% negli uomini.
Per quanto riguarda i capelli, in particolare, basta guardarsi intorno in un posto affollato per rendersi conto che ne esistono decine di tipi differenti: una prima distinzione si basa certo sul colore, ma altri parametri di classificazione molto importanti sono la voluminosità e l’aspetto (capelli lisci, capelli ondulati, capelli mossi e capelli ricci).
Altri fattori grazie ai quali è possibile classificare i capelli sono la porosità, la struttura e la densità.
Per porosità si intende la capacità dei capelli di assorbire l’umidità dell’esterno: se i capelli sono molto porosi, significa che gli strati della cuticola sono poco compatti e poco allineati. Questo da un lato è una buona notizia (il capello è ‘propenso’ all’assorbimento di prodotti idratanti), dall’altro potrebbe avere dei risvolti negativi legati al rischio di sviluppare il cosiddetto effetto crespo. In generale, i capelli sono naturalmente porosi, ma se questi vengono sottoposti a decolorazioni o trattamenti chimici particolarmente aggressivi tendono a diventare più porosi.
La densità si riferisce, invece, al numero di capelli contenuti in una data superficie del cuoio capelluto: più capelli si hanno, maggiore è la densità di capelli della persona. In generale, questo elemento può essere influenzato da una serie di fattori, tra cui lo stress, gli ormoni durante la gravidanza o la menopausa e l’alimentazione (per questo è molto importante eseguire un monitoraggio periodico, anche semplicemente cercando di capire se si vede o meno il cuoio capelluto ad occhio nudo, senza dover separare i capelli tra loro).
Per quanto riguarda la struttura, infine, questo parametro fa riferimento allo spessore delle ciocche di capelli, che varia da persona a persona, e che può essere: sottile, medio o spesso. Generalmente, però, con l’avanzare dell’età le fibre dei capelli tendono a perdere il loro spessore, diventando più corte e sottili.
Accorgimenti nutrizionali per favorire la crescita dei capelli
Le cellule del follicolo pilifero hanno un alto turnover: il loro metabolismo attivo (in fase anagen) richiede quindi molta energia, nonché un apporto adeguato di sostanze come vitamine e minerali. Seguire una dieta sana, infatti, può aiutare i capelli a restare forti e lucenti; al contrario, una dieta povera di determinati nutrienti può avere effetti negativi sulla salute dei capelli.
In particolare, sono stati identificati alcuni elementi che influiscono in qualche modo sulla salute del capello:
- omega-3 e omega-6: questi acidi grassi, essenziali per il metabolismo, svolgono un ruolo chiave nella salute di pelle, unghie e capelli e una loro carenza può contribuire alla perdita di questi ultimi. Alimenti particolarmente ricchi di questi nutrienti sono il pesce grasso (salmone, tonno e sgombro), le noci, i semi di lino e di chia, l’olio di canola, i fagioli e alcune verdure (broccoli, cavolfiori e cavoletti di Bruxelles);
- vitamina c: gli effetti antiossidanti di questa vitamina aiutano a contrastare lo stress ossidativo che determina la perdita del colore originario e l’assottigliamento dei capelli che si osserva con il passare degli anni;
- vitamine del gruppo B (biotina, B5, B6 e B12): queste vitamine aiutano a migliorare la forza e la salute del capello, prevenendone la perdita. Buone fonti di vitamina B6 sono le patate, le banane e gli spinaci, mentre le principali fonti di vitamina B12 sono la carne, il pollame, il pesce, il latte e i latticini;
- acido folico: è importante per la salute dei capelli e si trova nella frutta e nella verdura fresca, in particolare negli agrumi e nei pomodori. È contenuto, però, anche nei cereali integrali e in alcuni legumi (lenticchie e fagioli);
- zinco: la carenza di questo nutriente è direttamente collegata alla fragilità dei capelli e, al contrario, l’aumento dei livelli di zinco è in grado di favorire la crescita dei capelli;
- ferro: la carenza di questo oligoelemento è la più comune carenza nutrizionale e gioca un ruolo cruciale nel processo di insorgenza dell’alopecia. Sono a maggior rischio di carenza di ferro le donne in perimenopausa e menopausa, i vegetariani e i vegani e le persone affette da alcune patologie, come la celiachia.
Quando i cibi da soli non riescono – a causa, per esempio, di situazioni di particolare stress a cui l’organismo è sottoposto – per fornire questi importanti elementi nutritivi si può fare ricorso a specifici integratori alimentari, strutturati per coadiuvare la crescita del capello. Per quanto riguarda la prevenzione, invece, sono ancora in corso studi per stabilire se l’assunzione di integratori possa aiutare a prevenire la caduta dei capelli o a stimolare la crescita nelle persone che non hanno carenze nutrizionali. In particolare, è bene ricordare che anche l’eccessiva integrazione di alcuni nutrienti, come la vitamina A, la vitamina E e il selenio può portare alla caduta dei capelli.
In via generale, comunque, è bene ricordare che nonostante l’alimentazione giochi un ruolo importante nella salute dei capelli, la loro caduta è legata a molteplici fattori, tra i quali sono sicuramente da annoverare la genetica, alcune patologie (malattia della tiroide, anemia e altre malattie autoimmuni) e i problemi ormonali.
Per questo motivo, è sempre bene prestare particolare attenzione e consultare il proprio medico prima di apportare modifiche al proprio regime alimentare.
Altri consigli utili
Tra i fattori da considerare per favorire la salute e la crescita dei capelli, attenzione particolare va posta sulla routine quotidiana di cura del capello. A tal proposito, tra i suggerimenti più gettonati da seguire a casa ci sono:
- limitare il ricorso a prodotti (come shampoo e balsamo, spray, e mousse) e trattamenti per capelli troppo aggressivi: è fondamentale, infatti, evitare il ricorso frequente a trattamenti chimici (come le permanenti o il colore), che possono favorire la caduta temporanea dei capelli;
- fare attenzione alla spazzolatura e alle acconciature: pettinare i capelli troppo energicamente può provocare lesioni che possono portare alla temporanea caduta dei capelli, così come alcune acconciature (per esempio treccine e code di cavallo), che esercitano eccessiva pressione e tensione sui capelli;
- fare attenzione allo styling: applicare eccessivo calore (per esempio utilizzando piastre o arricciacapelli) può spezzare e danneggiare i capelli, influendo sulla loro crescita; per limitare i danni, però, è consigliato l’utilizzo di un termoprotettore;
- utilizzare il balsamo: se adeguato al tipo di cute e capelli, questo prodotto è in grado di proteggere il fusto del capello dai danni ambientali (sole, agenti atmosferici e sbalzi di temperatura).
Ci sono anche dei piccoli trucchi che si possono applicare in fase di lavaggio per favorire la crescita dei capelli, come per esempio il consiglio di fare uno scrub, ovvero massaggiare bene con lo shampoo il cuoio capelluto e la radice dei capelli e poco le punte (che, soprattutto in caso di capelli fini, potrebbero spezzarsi). Sembra, infatti, che il massaggio del cuoio capelluto sia in grado di aumentare lo spessore dei capelli, probabilmente a causa dell’aumento del flusso sanguigno e della stimolazione diretta delle cellule.
Un fattore direttamente collegato alla salute dei capelli è, inoltre, lo stress: sembra, infatti, esistere una relazione tra situazioni stressanti, traumi fisici e/o emotivi e caduta dei capelli. Queste situazioni possono influire sull’attività dei follicoli piliferi, arrestando il normale processo di crescita.
Lo stesso vale per il fumo, che risulta molto dannoso per i capelli in quanto in grado di alterare il metabolismo ormonale, peggiorando la condizione di caduta. È consigliato, quindi, smettere di fumare.
Infine, come rimedi, si possono applicare dei prodotti (come una mousse, o una maschera nutriente) a base di oli essenziali ad azione nutriente, che possono aiutare a mantenere i capelli morbidi ed elastici, indipendentemente dalla loro lunghezza, soprattutto nei mesi estivi, durante i quali sono sottoposti alla luce diretta del sole. Tra questi, quelli che hanno mostrato maggiori benefici, grazie alle loro proprietà, sono:
- olio di geranio: il suo utilizzo favorisce la crescita dei capelli e può rallentare e prevenire la caduta;
- olio di cocco: questa sostanza è in grado di penetrare nel fusto del capello, riducendo in modo significativo la perdita di proteine sia nei capelli danneggiati che in quelli sani;
- aloe vera: è una sostanza dall’effetto lenitivo, che può essere utilizzata per prevenire la perdita dei capelli;
- olio di rosmarino: alcuni studi hanno dimostrato che la sua applicazione è in grado di aumentare il numero di capelli.
In via generale, comunque, possono essere molto utili i consigli di un esperto di salute dei capelli, sia esso un dermatologo, un tricologo proprio . È sempre consigliato, infatti, ottenere un parere specialistico prima di intraprendere trattamenti “home made”, così da evitare il peggioramento della condizione riscontrata.
I miti da sfatare
Esistono molti miti e dicerie che girano intorno alla crescita e alla salute dei capelli ma che, in quanto tali, sono spesso privi di qualunque fondamento scientifico.
Uno dei più diffusi è quello secondo cui tenere i capelli corti li renda più sani e forti, rappresentando un vero e proprio elisir anticaduta: come spiegato, infatti, il fusto del capello è in realtà composto da cellule morte, senza nucleo, che quindi non traggono alcun beneficio dal taglio. Viceversa, il follicolo pilifero, situato a livello sottocutaneo, è la parte composta da cellule vive, che tuttavia non vengono interessate dal taglio che modifica l’acconciatura sulle lunghezze. Quindi, anche se una spuntatina (soprattutto in caso di chioma lunga) è spesso utile, di certo non fa crescere velocemente i capelli e non ha alcun potere “rinforzante”.
Non è vero, poi, che più si spazzolano i capelli (soprattutto quelli lunghi) più saranno lisci e belli: infatti, l’eccessivo stress meccanico provocato da una spazzolatura frequente e ripetuta può danneggiare gli strati più superficiali del fusto, e i capelli ne risulteranno sfibrati e danneggiati e compariranno le cosiddette “doppie punte”.
Un’altra comune credenza è quella che solo gli uomini soffrono di perdita di capelli. Questo, chiaramente, non è vero. Anche le donne, infatti, possono perdere i capelli e questo avviene, tendenzialmente, a seguito di sbalzi ormonali, per esempio dopo una gravidanza, come sintomo della sindrome dell’ovaio policistico o in caso di problemi alla tiroide. Ma anche l’invecchiamento gioca un ruolo nel processo di caduta dei capelli: con il passare del tempo, infatti, sia negli uomini che nelle donne, il numero di follicoli piliferi sul cuoio capelluto si riduce e, di conseguenza, i capelli appaiono più sottili e radi.
In sintesi
Uomini e donne sono sempre più alla ricerca di metodi e strategie per favorire la crescita dei capelli e prevenire o limitarne la caduta. Sebbene esistano tantissime tipologie di capelli (che variano per colore, densità, porosità e struttura), biologicamente la composizione del capello è la medesima in tutti gli esseri umani: esso, infatti, si forma all’interno dei follicoli piliferi e si articola in midollo, corteccia e cuticola. Ogni capello, poi, nel corso della sua vita, attraversa un ciclo di tre fasi (anagen, catagen e telogen), in cui cresce, si stabilizza e poi cade. La caduta dei capelli, infatti, nell’ordine dei 70-100 capelli al giorno è considerata normale. Tra i principali accorgimenti da adottare per favorire la salute della propria chioma vi è una corretta alimentazione: l’apporto dei giusti nutrienti, infatti, è fondamentale per garantire il benessere non solo dell’intero organismo, ma anche dei capelli. Inoltre, evitare trattamenti troppo aggressivi, acconciature eccessivamente strette e fare attenzione al calore applicato durante lo styling può aiutare a mantenere i capelli in salute, così come massaggiare il cuoio capelluto, evitare situazioni di stress eccessivo e applicare oli naturali.
FAQ
Il sole causa la caduta dei capelli?
No, il sole non può causare la caduta dei capelli in quanto questa avviene a livello del follicolo pilifero (ovvero alla base), che non è direttamente raggiungibile dai raggi solari. Tuttavia, può renderli più sottili, esponendoli al rischio di rottura; quindi, è sempre opportuno proteggere il capo utilizzando un cappello o adeguati spray protettivi, prima di esporli al sole.
Quanto crescono i capelli in un mese?
I capelli crescono a una velocità di circa 1 cm al mese, mentre i peli del viso (ciglia e sopracciglia) e del corpo crescono a un ritmo più lento.
Quanti capelli è normale perdere ogni giorno?
Generalmente non c’è da preoccuparsi se si perdono dai 70 ai 100 capelli ogni giorno, in quanto questi vengono rapidamente sostituiti senza che la perdita risulti evidente.
Fonti
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- Hair Palace, Hair Structure: What is your hair made of? - Accesso in data marzo 2024
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