Capelli crespi, secchi e sfibrati: ecco come curarli | LievitoSohn

Capelli crespi, secchi e sfibrati? Cause, rimedi migliori e cosa evitare

 

Capelli crespi, secchi e sfibrati? Cause, rimedi migliori e cosa evitare

 

Sono in tanti al mondo, soprattutto donne (ma anche uomini e, a volte, bambini) ad avere una chioma difficile da gestire a causa dell’effetto crespo dei propri capelli. I capelli crespi sono, infatti, poco disciplinati e si presentano poco idratati, rovinati e sfibrati. Approfondiamo questo tema.

Cosa si intende per capelli crespi?

L’effetto crespo dei capelli è qualcosa che si verifica in maniera naturale: tutti, infatti, possono avere i capelli crespi, indipendentemente dalla tipologia di capello e dai trattamenti che si adottano per mantenerli in salute. È vero, però, che alcuni tipi di capelli sono più inclini a sviluppare l’effetto crespo. Generalmente, più ci si prende cura dei propri capelli, meno è probabile che questi diventino crespi, ma non è sempre così.

I capelli crespi si presentano con maggiori pieghe e ondulazioni alle estremità, spesso in combinazione con le doppie punte. L’effetto crespo, inoltre, fa sembrare i capelli ribelli e disordinati, rendendoli difficili da gestire e, soprattutto, spazzolare. Quando le estremità dei capelli sono crespe, infatti, restano intrappolate all’interno del pettine o della spazzola e, a causa dell’eccessiva trazione, tendono a spezzarsi. L’eccessiva forza utilizzata per spazzolare i capelli crespi non fa che provocare ulteriori danni: i capelli, infatti, rischiano di essere strappati dal follicolo pilifero, oppure danneggiati a livello della cuticola, correndo così il rischio di aumentarne la porosità e, di conseguenza, l’effetto crespo.

Caratteristica principale dell’effetto crespo sono i capelli secchi, ossia che presentano un elevato grado di disidratazione e appaiono gonfi, ruvidi e opachi. La superficie esterna del capello è completamente ricoperta da scaglie molto piccole, organizzate in strati e leggermente sovrapposte tra loro, che proteggono le parti più interne del fusto (midollo e corteccia) dagli agenti esterni. Queste piccolissime “tegole” che ricoprono completamente il fusto si chiamano cuticole, e il numero di strati di cuticole (a volte ci si riferisce a questa parte del fusto con il termine generale di cuticola) diminuisce a mano a mano che dalla radice ci si sposta verso la parte terminale del capello: per questo le punte sono tendenzialmente molto delicate e più suscettibili a danni e sfibramenti (le cosiddette “doppie punte”).

Quando il capello non è sufficientemente idratato si secca, e le cuticole – che normalmente sono quasi attaccate tra loro – si sollevano in modo da poter assorbire umidità dall’ambiente esterno. Non è quindi vero, come si sente dire spesso, che l’umidità causa i capelli crespi: piuttosto, in situazioni di presenza di un alto tasso di umidità, il fenomeno è più evidente perché le ciocche possono assorbire dall’esterno l’acqua di cui hanno bisogno e si hanno quindi i capelli “gonfi”.

Come riconoscere i capelli crespi

Non è sempre facile riconoscere i capelli crespi, anche perché, come anticipato, questa condizione può interessare indistintamente persone con tutte le tipologie di capelli (lisci, mossi o ricci).

Uno dei campanelli d’allarme per riconoscere l’effetto crespo può essere avvertito dopo il lavaggio: i capelli crespi, infatti, tendono ad annodarsi più facilmente e, di conseguenza, a strapparsi. Ma non solo. L’effetto crespo è spesso accompagnato da lievi cambiamenti nel colore delle punte dei capelli: queste, infatti, possono diventare bionde o assumere un leggero tono ramato (in coloro che hanno i capelli scuri) oppure colorarsi di bianco o grigio (in coloro che hanno naturalmente i capelli più chiari). Sebbene possa sembrare un effetto esteticamente gradevole, si tratta di un indicatore del danneggiamento delle punte.

In caso di capelli molto crespi, inoltre, possono essere visibili anche le doppie punte, che rendono ancora più complicata l’operazione di spazzolatura, e possono apparire particolarmente secche e fragili.

Cause dei capelli crespi

Se si cercano le cause dell’effetto crespo, bisogna innanzitutto specificare che – come molte caratteristiche che riguardano il nostro corpo – esiste una grandissima variabilità tra individui, dovuta a una diversa composizione del capello, a sua volta legata a motivi genetici: ci saranno quindi persone più predisposte a sviluppare i capelli crespi e altre, più fortunate, che anche senza troppi accorgimenti non incapperanno mai in questa fastidiosa condizione.

In generale, comunque, è possibile classificare le cause dell’effetto crespo dei capelli in fattori interni all’organismo e fattori esterni.

Tra i principali fattori interni all’organismo che possono provocare i capelli crespi, c’è un’insufficiente produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee. La scarsa presenza di sebo, infatti, può seccare i capelli e, di conseguenza, provocare l’effetto crespo. È proprio il contrario di quello che avviene con i capelli grassi che, a causa, invece, di un’eccessiva produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee, appaiono unti e si caratterizzano per l’alta presenza di forfora sulla cute.

Un altro fattore interno all’organismo che rende i capelli poco morbidi e lucenti è una cattiva alimentazione, soprattutto quella che provoca un deficit proteico. Elemento fondamentale per la struttura del fusto (la parte di capello che emerge dalla cute del cuoio capelluto) è, infatti, la cheratina, una proteina composta da 18 aminoacidi localizzata a livello della corteccia. Un discorso simile è valido anche per le diete povere di lipidi e acidi grassi, elementi che contribuiscono alla salute del fusto capillare. Seguire una dieta equilibrata e mantenere l’organismo sufficientemente idratato è fondamentale anche per migliorare l’aspetto dei capelli e mitigare l’effetto crespo.

Tra i principali fattori esterni all’organismo che possono influire sull’aspetto crespo dei capelli, invece, ci sono:

  • trattamenti aggressivi: tra questi rientrano la colorazione e le permanenti che, essendo realizzate con prodotti chimici, possono seccare i capelli, danneggiandoli e rendendoli più fragili;
  • uso di prodotti non adeguati: prendersi cura dei propri capelli, utilizzando prodotti (shampoo, balsami, lacche, sieri, cere, spray, gel, ecc.) non adeguati alla tipologia di cute può generare disidratazione, aumentando la porosità dei capelli e, di conseguenza, l’effetto crespo;
  • agenti atmosferici: fattori ambientali come l’eccessiva esposizione al sole, le temperature troppo rigide, il cloro, la salsedine e l’inquinamento atmosferico possono contribuire a increspare i capelli;
  • eccessive fonti di calore: l’uso di strumenti di asciugatura e messa in piega (phon, piastre e arricciacapelli) a temperature troppo elevate può seccare i capelli;
  • eccessivo attrito meccanico: l’azione di spazzolare i capelli eccessivamente può contribuire a strapparli e danneggiare le cuticole, aumentandone la porosità e, di conseguenza, l’effetto crespo.

 

Tutti questi fattori, è bene ribadirlo, influiscono sulla struttura e sulla salute dell’intero capello, anche se spesso gli effetti più marcati si notano a livello della loro parte terminale, ossia delle punte. Il perché è presto detto: i capelli crescono in media di un centimetro al mese; quindi, quando osserviamo le punte di capelli lunghi 25 cm stiamo osservando una porzione del fusto che ha poco più di due anni di vita. Durante questo periodo il capello ha subìto centinaia di lavaggi, asciugature, procedure chimiche quali colorazioni e permanenti (ecco perché i capelli colorati sono più suscettibili) e l’esposizione ad agenti atmosferici (pioggia, sole, vento, ecc.) e smog, che ne minano l’integrità e la lucentezza. È per questo che i capelli più lunghi, se non tagliati periodicamente, tendono ad avere un maggiore effetto crespo alle estremità rispetto ai capelli corti. Le punte dei capelli danneggiate espongono la corteccia del capello agli agenti esterni, che ne aumentano l’effetto secco.

Il problema dei capelli crespi non è quindi prerogativa di un solo tipo di capello: sebbene i capelli ricci siano più inclini a diventare crespi, possono avere un naturale effetto crespo anche i capelli lisci, così come i capelli mossi (sia nell’uomo sia nella donna). Il tasso di sviluppo dell’effetto crespo, infatti, dipenderà da tutti i fattori sopraelencati. Il fatto che i capelli ricci siano più inclini a all’effetto crespo è legato semplicemente al fatto che, per natura, questa tipologia di capello è più difficile da idratare.

Rimedi contro i capelli crespi

Farsi la coda di cavallo o la treccia può aiutare a mascherare il problema (perlomeno temporaneamente), ma di certo non rappresenta una soluzione per eliminare l’effetto crespo, alla cui base ci sono dei capelli danneggiati. I rimedi per i capelli crespi si basano, pur con approcci diversi, su una strategia comune: quella di ripristinare la naturale e composizione chimica dei capelli, in particolar modo dei loro strati più superficiali.

Il primo, e per certi versi scontato, comportamento protettivo è, quindi, quello di assumere una dieta equilibrata in nutrienti utili per la struttura dei capelli. Un aiuto può anche arrivare da integratori con formulazioni specifiche, contenenti oligominerali e vitamine cruciali per la produzione della cheratina. Gli integratori alimentari possono essere assunti sia regolarmente, come supporto alla dieta, sia in particolari situazioni di stress fisiologico (come i cambi di stagione), in cui il fabbisogno di questi elementi aumenta.

Esistono poi trattamenti specifici per la cura dei capelli, come quelli a base di cheratina, che, penetrando nella corteccia della fibra capillare, ne migliorano le proprietà meccaniche, riparano le fibre danneggiate e promuovono la formazione di un sano rivestimento superficiale, in modo da prevenire, o quantomeno diminuire, la diffusione dell’acqua dalle fibre dei capelli all’esterno, con conseguente disidratazione.

Spesso, poi, migliorare l’idratazione dei capelli può rivelarsi utile per lenire la condizione di crespo: in questo senso, può essere opportuno modificare le proprie abitudini di hair routine e adottare tecniche utili a garantire la salute del capello. Tra queste:

  • lavare i capelli con acqua tiepida, non eccessivamente calda;
  • utilizzare uno shampoo appositamente formulato per capelli crespi e un balsamo idratante soprattutto sulle punte;
  • risciacquare i capelli con acqua tiepida/fredda, in modo da ricompattare le fibre della cheratina del capello;
  • evitare di strizzare eccessivamente i capelli, ma tamponarli con un asciugamano;
  • spazzolare i capelli dalle radici alle punte, tenendo la testa rivolta verso il basso, e optando per una spazzola in legno, in bambo o con setole naturali (vanno evitate, infatti, le spazzole con setole sintetiche).

 

Si può poi fare ricorso all’utilizzo di maschere nutrienti o di un impacco idratante specifico, a base di oli essenziali (olio di argan, olio di cocco, ai semi di lino ecc.), che, rivestendo i capelli, conferiscono loro una difesa supplementare, uniformando lo strato di cuticole e rendendo i capelli più sani e lucenti.

L’olio di cocco, per esempio, è ricco di acido laurico e, se applicato sui capelli come trattamento pre o post lavaggio, può aumentarne l’umidità, riducendo l’effetto crespo. Questo può essere applicato e lasciato in posa per una decina di minuti, oppure per tutta la notte sotto forma di maschera per capelli.

Allo stesso modo, l’olio di argan è ricco di agenti idratanti (acido oleico e acido linoleico) e antiossidanti (vitamina E), quindi può essere utilizzato per cercare di ridurre l’effetto crespo. In questo caso, è fondamentale applicare sui capelli solo una piccola quantità d’olio, in quanto una dose eccessiva potrebbe conferire ai capelli un aspetto unto. L’olio di argan è anche comunemente utilizzato per proteggere i capelli dal calore (è impiegato, per esempio, in prodotti come il termoprotettore), anche se non vi sono sufficienti prove scientifiche a sostegno di questa teoria.

Altri ingredienti comunemente utilizzati per realizzare maschere per capelli contro l’effetto crespo sono l’avocado (che è ricco di nutrienti in grado di rafforzare i capelli), le uova (ricche di grassi saturi, biotina e vitamine) e l’aceto di mele.

Infine, il consiglio più utile per sbarazzarsi dell’effetto crespo è quello di curare il proprio hair styling: a tal proposito, una buona abitudine è quella di tagliare regolarmente i capelli. Il taglio, infatti, consente di rimuovere le lunghezze danneggiate man mano che si sviluppano.

Consigli per prevenire i capelli crespi

È vero: qualcuno è più predisposto di altri all’insorgenza di capelli crespi. Tuttavia, attraverso una serie di piccoli accorgimenti il rischio può essere ridotto notevolmente.

Innanzitutto, è bene prestare attenzione alla scelta dei prodotti per capelli (come shampoo, balsamo o maschera in crema o mousse, lacca ecc.), cercando di preferire cosmetici moderatamente acidi; in generale, infatti, un prodotto a pH acido (minore di 7) tende a chiudere e ad appiattire tra loro le cuticole, al contrario di quelli alcalini che contribuiscono al loro sollevamento. Vanno prediletti prodotti senza solfati, in quanto queste sostanze puliscono efficacemente i capelli, ma rimuovono anche buona parte degli oli essenziali prodotti dal cuoio capelluto.

Bisogna poi stare attenti alla cura dei capelli, soprattutto nelle fasi di lavaggio e di asciugatura che caratterizzano la routine quotidiana.
Il lavaggio, innanzitutto, non dovrebbe essere troppo frequente; è consigliato l’utilizzo di acqua tiepida (o comunque non bollente) durante il lavaggio, mentre per il risciacquo è meglio utilizzare acqua fredda (il freddo aiuta infatti a ricompattare le fibre del fusto capillare).
Per l’asciugatura il primo passo è quello di tamponare i capelli delicatamente con un asciugamano fino a quando sono umidi, senza strizzarli (in modo da non sottoporli a torsioni e stiramenti eccessivi). Se si fa ricorso all’utilizzo di un phon, bisogna stare attenti a non avvicinarlo troppo (10-15 cm di distanza possono essere sufficienti), a non utilizzare un getto d’aria a una temperatura troppo elevata e a distribuire il calore nel modo più uniforme possibile (può essere d’aiuto, in tal senso, il ricorso a un diffusore). Stesso discorso vale anche per le piastre e gli arricciacapelli, che dovrebbero essere utilizzati il meno possibile (sia in termini di frequenza, sia di durata del trattamento) [5.2]. Un utile consiglio è quello di lasciar asciugare i capelli all’aria aperta, perché l’aria calda del phon entrando a contatto con il capello bagnato, crea quelle condizioni di umidità che rendono i capelli gonfi e tendenti al crespo; se questo non fosse compatibile con le proprie esigenze, però, si consiglia comunque di avvolgerli in un asciugamano di microfibra per qualche minuto prima di procedere all’asciugatura con il phon: così facendo, l’acqua in eccesso sarà assorbita dall’asciugamano.

Esistono poi degli strumenti professionali particolarmente efficaci nel contrastare l’effetto crespo: è il caso di phon e altri accessori (come le piastre) che rilasciano ioni negativi (tecnologia ION) in grado di rivitalizzare gli strati più superficiali dei capelli.

Per pettinare i capelli asciutti e prevenire l’effetto crespo è meglio scegliere una spazzola composta da fibre naturali o microfibre, meglio se a setole larghe e con le punte arrotondate (stesso discorso vale per il pettine); attenzione a spazzolarsi con cautela, evitando strappi e movimenti bruschi (che possono danneggiare le cuticole e indebolirle, aumentando la porosità del capello), e spazzolando i capelli dalla base fino alla punta, in modo da distribuire lungo tutta la loro lunghezza il sebo, una sostanza prodotta dalle ghiandole poste vicino alle radici dei capelli, e fisiologicamente coinvolta nella protezione della struttura del fusto capillare.

Infine, un occhio anche al meteo: soprattutto in estate, o comunque nel caso ci si trovi in un ambiente assolato, caldo e secco, è bene proteggere la testa con un cappello, o un foulard; in vacanza bisogna anche prestare attenzione ai bagni (sia in mare sia in piscina): cloro e acqua salata sono, infatti, nemici del delicato equilibrio chimico-fisico dei capelli; perciò, dopo il bagno al mare o in piscina è sempre bene risciacquarli con acqua dolce.

Per limitare al minimo l’effetto crespo, bisognerebbe cercare quindi di evitare il più possibile gli stress (di natura meccanico-fisica, calore compreso, e chimica) a cui i capelli sono sottoposti, anche a causa di trattamenti troppo frequenti e/o aggressivi.

In sintesi

L’effetto crespo è qualcosa che si può verificare naturalmente su qualsiasi tipo di capello, sebbene i capelli ricci ne siano più inclini. Le chiome crespe appaiono disordinate e ribelli e sono riconoscibili a causa della loro secchezza, in particolare sulle punte dei capelli; queste ultime, inoltre, hanno la tendenza a schiarirsi, creando un effetto esteticamente gradevole ma nascondendo una condizione insana. Per trattare i capelli crespi è possibile modificare la propria hair routine, evitando l’uso di phon e piastre eccessivamente calde, optando per prodotti specificamente formulati per capelli crespi, mantenendo una sana alimentazione e cercando di mantenere la cute correttamente idratata. La principale causa della secchezza dei capelli, infatti, è proprio la disidratazione. Un ulteriore utile consiglio è quello di spuntare regolarmente i capelli: quest’azione non solo migliorerà lo stile della persona, ma permetterà di eliminare le parti del capello maggiormente danneggiate. In caso di dubbi sui prodotti da utilizzare o sulle strategie da intraprendere per trattare al meglio i capelli secchi, è sempre consigliato rivolgersi al proprio parrucchiere di fiducia, che saprà indicare il trattamento più adeguato al singolo caso.

FAQ

I capelli crespi cambiano colore?
Sì, a volte le punte dei capelli secchi possono cambiare colore. Chi ha i capelli scuri noterà le punte tendenti al biondo o alle tonalità ramate, mentre coloro che hanno i capelli più chiari vedranno le estremità colorarsi di bianco o grigio.

I capelli crespi sono genetici?
No, la genetica non influenza l’effetto crespo dei capelli, nonostante ci siano tipologie di capelli (per esempio, quelli ricci) più inclini al crespo di altri.

L’effetto crespo è dannoso per la salute dei capelli?
In via generale, l’effetto crespo non è dannoso per i capelli. Va ricordato, però, che i capelli crespi sono difficili da gestire e che spazzolandoli si rischia di strapparli e danneggiare l’intera chioma.

Fonti

  • Hair Know How, Frizzy Hair The Ultimate Guide – Accesso in data marzo 2024
  • Hospital Capilar, Cos’è l’effetto crespo? – Accesso in data marzo 2024
  • Healthline, 5 Home remedies for frizzy hair, plus tips for prevention – Accesso in data marzo 2024
  • Sinclair RD (2007) Healthy hair: what is it? J Investig Dermatol Symp Proc. 12(2): 2-5.
  • Elsabe C, Nonhlanhla PK, Malebogo NN (2019) The what, why and how of curly hair: a review. Proc Math Phys Eng Sci. 475(2231): 20190516.
  • Sanad EM, El-Esawy FM, Mustafa AI, Agina HA (2019) Structural changes of hair shaft after application of chemical hair straighteners: Clinical and histopathological study. J Cosmet Dermatol. 18(3):929-935.
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