La menopausa è un periodo delicato nella vita della donna. Le alterazioni ormonali, che provocano la progressiva cessazione del ciclo mestruale, possono causare disturbi sul piano fisico, che possono avere effetti anche sulla cute.
Scopriamo insieme come cambia la pelle in menopausa e quali sostanze possono aiutare a mantenerla in salute.
Cosa sapere sulla menopausa
La menopausa (o climaterio) è la definitiva scomparsa delle mestruazioni, ovvero quando il flusso non si presenta per almeno 12 mesi consecutivi. Due o tre anni prima, compare la sindrome menopausale, caratterizzata da cicli irregolari, con mestruazioni abbondanti o più scarse.
Questa fase coincide con la progressiva e naturale cessazione dell’attività delle ovaie. Contemporaneamente, nell’organismo, diminuisce la concentrazione di ormoni femminili, come gli estrogeni, ed il nuovo equilibrio ormonale si accompagna a profondi cambiamenti a livello fisico. Compaiono spesso infezioni intime, il metabolismo basale rallenta e la donna accumula più facilmente peso, con il tessuto adiposo che si concentra su spalle, schiena, addome e braccia.
La carenza di ormoni estrogeni modifica anche il metabolismo osseo, riducendo l’assorbimento del calcio introdotto con l’alimentazione. Questo aumenta il rischio di osteoporosi e fratture. Spesso compaiono sintomi come vampate di calore, mal di testa, formicolii agli arti.
Sono frequenti disturbi dell’umore come ansia e depressione, insonnia, dolori muscolari e articolari, gonfiore agli arti inferiori dovuti a un rallentamento della circolazione. La secchezza vaginale e il calo del desiderio sono un’altra conseguenza della riduzione degli ormoni estrogeni. È bene parlarne con il ginecologo, perché la soluzione esiste e un trattamento appropriato permette di ritrovare il benessere sessuale.
Come e perché cambia la pelle in menopausa
Anche la pelle del viso e del resto del corpo risente degli effetti dei cambiamenti ormonali che si verificano in menopausa. Gli ormoni estrogeni, infatti, producono Gag o glicosaminoglicani, sostanze che favoriscono il rinnovamento cellulare della cute. Inoltre, estrogeni e progesterone promuovono a livello del derma (lo strato intermedio della pelle) la formazione di proteine, come elastina e collagene, che assicurano compattezza ed elasticità alla pelle del viso, del collo e di tutto il corpo.
Quando i livelli ormonali diminuiscono, la pelle appare quindi più secca e sottile. Si assiste anche a una riduzione dello strato di tessuto adiposo sul viso, che contribuisce ad aumentare la secchezza cutanea, in quanto i lipidi presenti nella pelle trattengono liquidi, assicurando la giusta idratazione.
La carenza ormonale ha effetti anche sulla circolazione periferica: il sangue scorre più lentamente all’interno dei capillari. La cute riceve quindi una quantità minore di ossigeno e di nutrienti, iniziando a mostrarsi secca e meno luminosa. I lineamenti perdono tonicità e la pelle del viso comincia a segnarsi di rughe, prima nei punti maggiormente soggetti a espressioni facciali, ai lati delle labbra e tra le sopracciglia, quindi su fronte e guance.
Al naturale processo di invecchiamento cutaneo si sommano i segni del tempo e delle cattive abitudini, che danneggiano il benessere della pelle. L’esposizione al sole senza un latte o una crema protettivi, il vizio del fumo, lo sport praticato in modo intenso senza una adeguata idratazione sono nemici della salute della pelle.
Queste condizioni producono infatti effetti negativi e accelerano l’invecchiamento cutaneo in quanto stimolano la produzione di radicali liberi, che danneggiano la salute della pelle e predispongono alla comparsa di rughe, segni del tempo, macchie scure. Anche l’uso di saponi non adatti o troppo aggressivi causa secchezza della cute e accentua le rughe, privando il tessuto di lipidi e riducendone l’idratazione.
Gli squilibri ormonali, infine, possono favorire la comparsa di peli superflui e di acne, perché dopo la menopausa le ovaie e le ghiandole surrenali a volte producono ancora ormoni maschili, gli androgeni.
Come prendersi cura della pelle in menopausa
Anche in menopausa la pelle rappresenta una spia del benessere fisico. La pelle pallida e spenta può essere il sintomo, per esempio, di una carenza di ferro, da curare con un’alimentazione corretta e, su indicazione del medico, con l’assunzione di appositi integratori. Un rossore eccessivo può suggerire un’irritazione o un’allergia. Al contrario, una cute sana, ben idratata, caratterizzata da una certa tonicità è spesso sintomo di benessere di tutto l’organismo.
La salute della pelle in menopausa passa attraverso le buone abitudini. Dire addio al fumo e agli alcolici, cercare di dormire almeno 7 ore per notte, applicare una crema per il viso con fattore di protezione solare ha un importante valore di prevenzione contro rughe e macchie della pelle. Se durante il giorno ci si è esposte alla luce naturale, sarebbe opportuno utilizzare anche un prodotto doposole, su viso e corpo.
Altrettanto importanti sono i cosmetici adatti al proprio tipo di cute: si inizia al mattino con una accurata detersione, utilizzando latte detergente e lozioni delicate in caso di pelle secca. Se la pelle è mista o impura, si possono scegliere saponi delicati o effettuare un leggero scrub con prodotti specifici, per eliminare le cellule morte. Quindi si applicano prodotti nutrienti o idratanti, in creme e sieri, adatti al proprio tipo di pelle.
Alla fine della giornata si effettua una accurata pulizia del viso per eliminare le tracce di trucco e impurità che soffocano la pelle. Si può scegliere latte detergente oppure lozioni struccanti con estratto di hamamelis, tè verde, rosa, con funzioni addolcenti ed effetti depurativi e antiossidanti. Prima di coricarsi è bene applicare una crema per il viso e il collo, nutriente e idratante con azione antirughe, che stimoli il rinnovamento cellulare durante la notte. Si possono scegliere per esempio creme e sieri a base di acido ialuronico e collagene.
Come stimolare il collagene in menopausa
Il collagene assicura alla pelle luminosità e compattezza, ma a causa del calo degli estrogeni i suoi livelli si riducono durante la menopausa. È però possibile contrastare questo processo e stimolare la produzione di collagene assumendo, su consiglio del medico, integratori specifici. In particolare, possono essere utili integratori a base di vitamina C, una sostanza che contribuisce alla naturale biosintesi di collagene. In commercio esistono anche integratori di collagene, ottenuto da peptidi di origine bovina. Si possono assumere in capsule, compresse o in polvere, e spesso al collagene vengono associati altri ingredienti benefici per la cute, come vitamine e antiossidanti.
Per favorire il benessere della pelle il medico può consigliare anche integratori con omega 3 o quelli a base di coenzima Q10, una sostanza dalle proprietà antiossidanti. Ancora, può valutare l’assunzione di integratori a base di acido ialuronico, una sostanza che insieme con il collagene mantiene la pelle liscia e sana, e di fermenti lattici.
Come già accennato, per avere una pelle luminosa è importante anche seguire uno stile di vita sano: in primo luogo, è importante bere circa 8-10 bicchieri di acqua naturale al giorno. L’assunzione di liquidi mantiene la pelle ben idratata, restituisce tonicità ai tessuti e migliora la circolazione anche a livello dei capillari. Inoltre, è essenziale seguire una alimentazione sana ed equilibrata, ricca di frutta fresca e ortaggi che contengono sostanze antiossidanti, come flavonoidi e antocianine, in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi, combattendo rughe e invecchiamento cutaneo.
Il pesce, la frutta a guscio, l’olio extravergine di oliva sono ricchi di omega 3 e 6. Non possono mancare alimenti come carne bianca, cereali integrali, funghi, uova, ricchi di ferro, zinco, magnesio e rame, elementi benefici per la salute della pelle.
Queste sostanze si possono procurare con la dieta, ma se non fosse possibile o in caso di fabbisogno aumentato esistono anche integratori, per esempio in capsule o compresse. I prodotti adatti devono essere suggeriti dal medico ed è essenziale attenersi alle dosi consigliate.
Fonti
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